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martedì 29 novembre 2016

#SerieTv: Rocco Schiavone/ Marco Giallini, er mejo della TV de' noantri

Più lo guardo, e più me ne innamoro. Garko, Somerhalder, insomma il belloccio di turno? No, manco morta, sto parlando di Marco Giallini, alias il vicequestore Rocco Schiavone, il poliziotto più politicamente scorretto e fascinoso del piccolo schermo, (miracolosamente) targato Rai, il personaggio letterario più controverso degli ultimi anni, tratto dai romanzi di successo di Antonio Manzini.



Già il fatto che, dopo la messa in onda di appena una puntata, Schiavone abbia già fatto incazzare un po' dei nostri beneamati politici italiani, non fa che fargli acquisire punti in più: a lamentarsi del vicequestore Schiavone è stato, in primis, l'illuminato vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, di Forza Italia (sì, quello che su Twitter ha scambiato Jim Morrison per un rapinatore di origini slave pluriricercato, proprio lui...), indignato per il fatto che su Rai 2 venga mostrato un poliziotto che potrebbe «denigrare la polizia di stato» e «fare apologia della cannabis», etichettandolo come un «eroe per imbecilli» (Gasparri, ma allora è il tuo eroe, altro che Batman o Superman! - ndr.)

Ad ogni modo, lo sdegno ha portato ben ad un’interrogazione parlamentare, sottoscritta da Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello, in cui viene richiesto che la serie tv non venga più trasmessa. Poveri noi.



Ok, deliri e idiozie a parte, stiamo assistendo a una delle rare, bellissime volte in cui dimensione letteraria e televisiva si mescolano perfettamente, in pieno rispetto e armonia reciproci: Schiavone sembra ritagliato su misura per l'indubbio talento di Giallini che, con ogni sua ruga, ogni sua espressione, ogni imprecazione sibilata tra i denti dà vita al personaggio cartaceo arricchendolo di mille sfumature, riuscendo a rendere poetico anche un mestiere crudo, difficile, e a scaldare, con una ventata di romanità verace, il clima freddo e, apparentemente, inospitale, dell'algida Aosta.

La figura solitaria del protagonista, le ambientazioni nordiche, il gelo interiore che si confonde con quello climatico rendono la fiction suggestiva non soltanto per gli amanti del genere, anche grazie alla profonda accuratezza dei dialoghi e della messa in scena, molto realistica, pulita e ben costruita.
   E anche gli altri interpreti non sono da meno: nel cast delle sei puntate, dirette da Michele Soavi, spiccano anche Ernesto D'Argenio, Claudia Vismara, Francesca Cavallin, Massimo Reale e Isabella Ragonese, che interpreta la defunta moglie di Schiavone, Marina, tutti perfettamente calati nei loro panni, con interpretazioni magistrali e realistiche.


Nel complesso, un prodotto televisivo che, forse, non è per tutti - qualcuno potrebbe lamentare la leggera lentezza ritmica rispetto al poliziesco solito – ma soltanto per palati fini, come del resto anche i romanzi di Manzini: l'azione, talvolta, cede il posto all'interiorizzazione; la parola, detta o scritta che sia, ha la meglio sul cazzotto (ma anche quello ci sta sempre, per carità), il passato riemerge, oscuro, a gettare ombra sull'operato di un vicequestore che, tra una canna e una "rottura di coglioni almeno di ottavo livello", sa mostrarci il lato più umano di un duro decisamente sui generis.

"... Non è certo un bravo poliziotto, ma i casi li risolve perché ha fiuto, perché i banditi e le loro psicologie spicce li conosce da quando giocava a battimuro sui sampietrini di Trastevere. Rocco ha un brutto carattere, è un uomo cinico, spesso sgradevole eppure siamo con lui. Sarà perché ha un cuore d'oro, sarà perché la vita non è stata tenera con lui, sarà forse perché la sua sete di giustizia, che spesso non combacia con la legge, ce l'abbiamo un po' anche noi". E se lo dice il papà di Schiavone (che è anche sceneggiatore della fiction), allora non possiamo che fidarci.

La serie va in onda il mercoledì alle ore 21.20 su Rai Due, #sapevatelo.

"Questo articolo è apparso su TheMacGuffin.it. Per gentile concessione". 

venerdì 25 novembre 2016

#libri: "Ho sposato un deficiente", Carla Signoris



Oggi non ho intenzione di fornirvi una vera e propria recensione come faccio solitamente; per questa volta mi sarà sufficiente dirvi il titolo del libro che ho letto ieri sera per spezzare un po' dalle opere più "serie" alle quali mi dedico solitamente, e sono certa che al parterre femminile non servirà altro per correre immediatamente nella libreria più vicina ad acquistarlo.

Sto parlando di "Ho sposato un deficiente", della comica e conduttrice tv Carla Signoris, a.k.a. la moglie di Maurizio Crozza, ovvero la personificazione della satira intelligente per eccellenza in televisione.
   In effetti, già il titolo di per sé, fa un certo effetto, nulla da dire.





Ma, al tripudio esaltato di noi donnine, non deve assolutamente corrispondere l'ira funesta dei maschietti, anzi: perché in questo caso la parola deficiente dev'essere considerata e compresa per quello che è, ovvero un termine di derivazione latina, direttamente dal verbo "deficiere", che significa "mancare di qualcosa".
   Quindi nessun insulto, ma una sacrosanta verità.

E vi sfido a non riconoscervi, almeno in alcune delle situazioni esilaranti qui di seguito, tratte direttamente dalle pagine di questo divertente volumetto...

"Lui si alza spesso di notte, e ovviamente per accendere l'abat-jour tira giù tutto quello che c'è sul comodino facendo un gran fracasso." 
"Lui sviene mentre gli fanno un semplice prelievo del sangue e macchia le scarpe nuove scamosciate color ghiaccio tipo mattatoio." 
"Lui non sa vestirsi e se d'inverno si salva grazie al monocolore nero, d'estate sfoggia improbabili accostamenti e mutande ascellari." 
"Lui si dà arie da espertone del design e impone alla casa deliri architettonici rigorosamente non funzionali." 
"Lui quando prepara il brasato ai carciofi – peraltro buonissimo – lascia la cucina in condizioni tali che sembra ci sia esplosa una bomba atomica." 
"Lui quando generosamente si propone di aiutare i due figli nei compiti, i ragazzini scappano in camera loro terrorizzati perché sanno che dopo cinque minuti, al primo apostrofo sbagliato, attaccherà un barbosissimo comizio sui mali della scuola italiana." 
"Lui pretende che il secondogenito giochi a calcetto anche se il pargolo non vorrebbe e si scatena in imbarazzanti performance sugli spalti quando lo accompagna alle partite." 
"Lui, insomma, è un deficiente, cioè un marito e un padre come quasi tutti..."

D'altronde, se già noi comuni mortali siamo costretti a subire quotidianamente situazioni di questo genere, figuriamoci quanto possa essere esilarante la vita coniugale di due protagonisti indiscussi della satira e della comicità italiana come appunto la coppia Signoris- Crozza.
   Un libro che sarà anche un luogo comune sulle differenze tra uomo e donna nella vita domestica, ma che strappa ben più di una risata a crepapelle, anche grazie allo stile personalissimo dell'autrice.

Ovviamente a questo libro dobbiamo aggiungere anche un ingrediente in più, ovvero quello della curiosità che ci assale nei confronti della sfera privata di una coppia famosa, ma a prescindere da questo si tratta di un ottimo consiglio per gli acquisti, perfetto se avete voglia di concedervi una piccola pausa, o avete terminato gli spunti per insultare marito, fidanzato o qualsiasi creatura di sesso maschile nei paraggi.
   D'altronde, anche il sottotitolo la dice lunga: “Dietro ogni uomo c'è sempre una donna che alza gli occhi al cielo”. 

lunedì 21 novembre 2016

#libri: Tremiti di paura, Cesario Picca








Un omicidio efferato, la bellezza della Puglia e, in particolare, delle sue isole, l'amore per la buona tavola e tutta la passione, la voglia di vivere con il sorriso sulle labbra e la sensualità del Salento e dei suoi abitanti: questi gli ingredienti principali del romanzo "Tremiti di paura", un giallo godibile dello scrittore e giornalista Cesario Picca, classe 1972, penna veloce e divertente, un inno al piacere venato di noir. 






Tutto merito del giornalista di "nera" nato dalla fantasia di Picca, il piacione Rosario Santacroce, cronista quarantenne salentino che vive a Bologna e lavora per un quotidiano locale.
   Un uomo rude, loquace e carismatico q.b, amante di tutto ciò che può essere assaporato e goduto lentamente, dalle donne alla buona cucina, dal sole dorato del Sud al mare cristallino dell'isola di San Nicola.
   Soprannominato Saru, è perseguitato dal lavoro, che lo segue anche in ferie, ed è proprio per questo che si trova invischiato nell’omicidio di una facoltosa turista bolognese, come lui in vacanza alle Isole Tremiti, una donna fascinosa che lo stesso protagonista aveva conosciuto il giorno prima durante un giro in barca, un incontro che aveva scatenato in entrambi un profondo e irrefrenabile desiderio.
   Da qui inizierà una vorticosa indagine investigativa e giornalistica, un turbinio di prove, indizi, smentite e colpi di scena, favoriti anche dall’amicizia di Saru con il maresciallo della locale stazione, suo compaesano e alleato nelle indagini.

Lo stile è semplice e diretto, il linguaggio è reso ancor più accattivante dalle frequenti citazioni dialettali salentine (Andrea Camilleri docet), la trama contiene un buon mix di erotismo e suspense, leggerezza e realismo.
   Anche i personaggi hanno la capacità di instaurare un rapporto di empatia col lettore, nonostante gli scivoloni nella stereotipizzazione non manchino, e la reiterazione nel racconto degli incontri amorosi tra il focoso Saru e la sua volitiva compagna, Elisa, rischi di risultare, talvolta, un po' ripetitiva, pur senza ledere la piacevole lettura di questo romanzo.

Nel complesso un libro leggero, gustoso, una lettura da ombrellone che ben si accompagna ad una vacanza fatta di sole, mare e voglia di divertirsi.

giovedì 17 novembre 2016

#cultura: Ambrosia di Libarna, racconto di un'etichetta d'autore


Sabato 26 novembre 2016, a partire dalle ore 15.00, appuntamento imperdibile con il magico e suggestivo racconto di un'etichetta d'autore realizzata per un grande vino come il Gavi Docg, capace di legare la storia antica di Libarna con il suo meraviglioso territorio.

Un messaggio forte, di ampia valenza culturale, che nasce anche per dimostrare come il vino possa diventare opera d’arte a tutti gli effetti, e come l’arte, a sua volta, possa trasformarsi in nobile mezzo per comunicare il vino. 
   Questo messaggio, nelle Terre del Gavi, è ormai una tradizione consolidata elevata a eccellenza grazie all’attività di promozione e valorizzazione promossa dal Consorzio tutela del Gavi.

Un progetto che si concretizzerà ulteriormente proprio sabato 26 novembre nella Sala Conferenze dell'Area archeologica di Libarna: quel giorno sarà protagonista Ambrosia di Libarna, l'etichetta disegnata dall'illustratore Massimo Sardi e scelta dal Consorzio tutela del Gavi per rappresentare la bottiglia istituzionale della vendemmia 2015.

Il programma della giornata prevede:

ore 15:00 - Una storia di violenza e liberazione: la trasformazione di ambrosia in vite (Marica Venturino); Il mito di Licurgo e Ambrosia nelle pitture e nei mosaici romani (Alessandro Quercia)

ore 16:00 - Presentazione dell'etichetta della bottiglia istituzionale Gavi Docg con interventi di: Massimo Sardi, illustratore e autore dell'etichetta "Ambrosia di Libarna"; Maurizio Montobbio (Il Gavi, un racconto di terra e di vita); Iudica Dameri (Il vino nell'arte)

ore 17:30 - Aperitivo con degustazione di prodotti di eccellenza del territorio come: farinata di Serravalle, gallette di farro, salame Nobile del Giarolo, bacio di Libarna in abbinamento al Gavi Docg.

Un appuntamento imperdibile, insomma, vietato mancare! 

P.S: per scarica l'invito: ufficiale, da condividere con i vostri amici, vi basterà un click qui.  

venerdì 11 novembre 2016

#libri: Scassy, Fabio Girometta

Ecco con un nuovo appuntamento dedicato agli scrittori esordienti, nato in collaborazione con il sito http://www.recensioniperesordienti.it/ per proporvi recensioni, focus e interviste agli autori che si affacciano per la prima volta nel variegato mondo letterario che noi lettori famelici tanto amiamo.

Per chi di voi ancora non lo conoscesse, provvedete subito, mi raccomando: RecensioniPerEsordienti.it è un portale online nato dalla passione di un gruppo di ragazzi per la lettura, la scrittura e la narrativa, un team che ha tanta voglia di mettersi in gioco e diffondere la cultura nel web, un team ben consolidato di cui faccio parte anch'io, con grande piacere.

E allora proseguiamo con la nostra avventurosa partnership con la recensione di una giovane autrice che promette decisamente bene: quest'oggi parliamo di "Scassy" di Fabio Girometta: buona lettura!


Tutti noi abbiamo avuto, almeno una volta nella vita, una veneranda “Scassy”, piena zeppa di ricordi, un'automobile decisamente “vissuta”, used, al quale ci siamo affezionati e che ci accompagnati nei nostri anni migliori.

E “Scassy” è proprio la protagonista dell'omonimo libro per bambini scritto da Fabio Girometta, una favola moderna semplice ma estremamente accattivante, dove i valori della famiglia e i buoni sentimenti donano ai piccini un profondo insegnamento.

Tra le pagine di questo volume le vicende di una tipica famiglia dei nostri giorni, umile, un po' precaria ma unita come non mai, si intrecciano a quelle, arricchite da un bel pizzico di magia, di una vecchia auto un po' brontolona, capace di esprimere sentimenti ed emozioni, ma rigorosamente in dialetto.
   Sarà un suggestivo viaggio tra le stelle a cementare ancor di più questa unione, e anche un salvataggio in extremis, quello di Giulia, la bimba protagonista del racconto, a concludere con un lieto fine questo centinaio di avventurose pagine.

Oltre alla trama decisamente divertente, anche lo stile concorre perfettamente a rendere questo romanzo appetibile anche dai più piccoli: i dialoghi sono fluidi, lineari, le parti in dialetto si prestano ad una lettura interpretativa che potrebbe diventare esilarante se fatta ad alta voce, magari nel contesto di una scuola primaria, la narrazione procede gradevolmente, come una classica fiaba da raccontare ai nostri bimbi.

Nel complesso un'opera ben costruita, sviluppata con coerenza stilistica e narrativa, permeata di positività, allegria e ottimismo, dove amore, amicizia, rispetto per se stessi e per il prossimo diventano i principi fondamentali da trasmettere, durante la lettura, a bambini e ragazzini.

lunedì 7 novembre 2016

#libri: Posso e la fiamma nella foresta, Silvia Civano

Oggi vi voglio consigliare una lettura poetica, perfetta per deliziare e dare la buonanotte ai vostri bimbi, ma che sicuramente saprà rapire anche "noi grandi", l'esordio letterario nel mondo della narrativa per l'infanzia di Silvia Civano, genovese classe 1987, nonché mia ex collega di studi presso l'Università di Genova, Interfacoltà in Informazione ed Editoria.
   Un piccolo libro dai testi interessanti, arguti e profondamente istruttivi, mai prolissi, dal ritmo accattivante e impreziositi dalle splendide illustrazioni di Andrea Modugno. 



Protagonista di questa piccola, grande avventura è Posso, un esserino alto circa 10 cm, una creatura speciale che un giorno, a sua insaputa, si sveglia in un bosco sconosciuto, senza memoria del suo passato.
   Il piccolo Posso ricorda soltanto il suo nome ma, con il passare del tempo, scoprirà di possedere dei poteri che si evolvono in base alle necessità e alla situazioni che si troverà a fronteggiare.
   Siete curiosi di conoscere qualcosa in più su di lui? Allora non perdetevi il nuovissimo volume "Posso e la Fiamma nella foresta", che racconta il viaggio intrapreso dal nostro "eroe in miniatura" per cercare i suoi simili e ritrovare la propria misteriosa identità nel mondo di Candunia, ormai ridotto in cenere e disabitato.
   Il vagabondare di Posso si divide tra questa dimensione magica e un bosco sperduto in Piemonte, dove imparerà a rendere se stesso e gli oggetti che desidera immateriali o invisibili, soprattutto per evitare di venire calpestato oppure di esser visto dagli umani.
   Piccolo, con fattezze simili all'uomo (eccetto per i suoi grossi e ruvidi piedi), ma dotato di un coraggio da leoni, Posso decide un giorno di intraprendere un lunghissimo viaggio insieme alla sua migliore amica: Miss Lumachina Bla Bla.
   Il percorso intrapreso li porta ad affrontare molte avventure: dal bosco, alla città, alla foresta Amazzonica, dove i due incontreranno ostacoli sempre più difficili da superare.
   Pur avendo rischiato la vita nel “villaggio degli umani” dominato dal cemento e dalla frenesia, riusciranno comunque ad arrivare in Brasile, dove è invece la natura a regnare sovrana.
   Qui incontreranno animali esotici mai visti prima ma non solo... perché in Amazzonia Posso scoprirà molto più di quello che avrebbe voluto trovare...

"Posso e la Fiamma nella foresta" fa parte della collana "The greenhouse" della casa editrice Il Prato, ma potete trovare ulteriori racconti brevi sul nostro piccolo, magico eroe anche sul blog di Silvia, a questo link, dove l'autrice presenterà ai suoi lettori dei piccoli assaggi, veri e propri prequel, alla storia più corposa narrata nel libro.


E ora un consiglio pratico: se volete acquistare questo volume, consigliatissimo, potete farlo spulciando all'interno di questo elenco di link alle librerie che lo rivendono:


http://libreriarizzoli.corriere.it/Posso-e-la-Fiamma-nella-foresta/0qGsEWcWTWMAAAFS04ZUBKBa/uEmsEWcWMKUAAAErNrkdhq_J/pc

https://www.bookrepublic.it/book/9788863363159-posso-e-la-fiamma-nella-foresta/

http://ebook.ilfattoquotidiano.it/catalog/product/view/id/202000/

http://www.amazon.it/Posso-Fiamma-nella-foresta-greenhouse-ebook/dp/B01BD30CPA/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1454485395&sr=1-1&keywords=Posso+e+la+fiamma

https://itunes.apple.com/it/book/posso-e-la-fiamma-nella-foresta/id1080278612?mt=11&app=itunes&ign-mpt=uo%3D4

http://www.ibs.it/ebook/silvia-civano/posso-e-la-fiamma/9788863363159.html

http://store.streetlib.com/posso-e-la-fiamma-nella-foresta

http://www.timreading.it/home.php/ebook-posso-e-la-fiamma-nella-foresta-silvia-civano-il-prato-9788863363159.html

http://www.libreriauniversitaria.it/ebook/9788863363159/autore-silvia-civano/posso-e-la-fiamma-nella-foresta-e-book.htm

http://www.omniabuk.com/scheda-ebook/silvia-civano/posso-e-la-fiamma-nella-foresta-9788863363159-330186.html

http://www.9am.it/sito/Catalog/Language0/Default.aspx?template=ebookDettaglio.html&ck=UOIWYTTTQ&F=Codice&V=%279788863363159%27

http://www.sanpaolostore.it/posso-fiamma-nella-foresta-silvia-civano-9788863363159.aspx

http://www.libreriaebook.it/ebooks/index.php?pag=scheda_ebook&isbn=9788863363159

http://ebook.unita.it/catalog/product/view/id/202000/


http://ebook.freeonline.it/scheda-ebook/silvia-civano/posso-e-la-fiamma-nella-foresta-9788863363159-330186.html

http://books.secretary.it/scheda-ebook/silvia-civano/posso-e-la-fiamma-nella-foresta-9788863363159-330186.html

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http://www.hugendubel.de/de/ebook/silvia_civano-posso_e_la_fiamma_nella_foresta-25680319-produkt-details.html?searchId=1007505571

http://ebook.euronics.it/scheda-ebook/silvia-civano/posso-e-la-fiamma-nella-foresta-9788863363159-330186.html

http://www.peruebooks.com/ebook/0108662/posso-e-la-fiamma-nella-foresta

https://www.elcorteingles.es/ebooks/tagus-9788863363159-posso-e-la-fiamma-nella-foresta/

https://www.weltbild.de/artikel/ebook/the-greenhouse-italy-posso-e-la-fiamma-nella-foresta_21356917-1

https://www.weltbild.at/artikel/ebook/the-greenhouse-italy-posso-e-la-fiamma-nella-foresta_21356917-1

http://62.149.206.56/S//Silvia_Civano/Narrativa/ePub/Posso_e_la_Fiamma_nella_foresta.html

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venerdì 4 novembre 2016

#libri: Cari mostri, Stefano Benni


Una Madonna che, invece di piangere sangue, se la ride di gusto.
   Un direttore di museo che sfida l'ira vendicativa di una mummia decisamente... vivace.
Demoni in crisi mistica, superati in malvagità dal genere umano.

Questi sono soltanto alcuni dei “mostri” che popolano la poliedrica raccolta di racconti, ben venticinque, che costituisce la tragicomica silloge di Stefano Benni (per l'appunto, Cari Mostri, Feltrinelli, 2015), autore “diabolicamente” bravo a mescolare generi e sottogeneri letterari anche molto differenti tra loro: si va dalla comicità più amara e tagliente all'orrore, elemento predominante insieme a una costante ironia, dall'elemento tragico al thriller più inquietante, dalla rivisitazione di spunti della letteratura classica a versioni “riviste e corrette” di personaggi e fatti di cronaca realmente accaduti.

Sesso, indulgenza verso il pulp e lo splatter più palese aggiungono ulteriore pepe alle storie offerte al lettore su un piatto d'argento, una più divertente e gustosa dell'altra.
   Benni, da veterano qual è, insegna al lettore che i mostri non sono soltanto quelli rannicchiati sotto i letti dei bambini o dentro gli armadi, sarebbe forse troppo semplice scacciarli: i mostri, quelli veri, si nascondono dietro un'apparenza normale, quasi banale, un fedele smartphone può trasformarsi d'un tratto in un mostro che imprigiona nella solitudine più nera, un codice Iban dimenticato può tenerci in scacco per diverse ore, una cartella di Equitalia può trasformarsi nel peggiore degli incubi reali.

La contemporaneità si fa strada e si impone prepotentemente, tuttavia i patiti dell'horror più tradizionale non storcano il naso: non mancano certamente vampiri, alberi maledetti, mummie egizie assetate di sangue, creature malvagie a go – go, compreso un sentito (e, forse, dovuto) omaggio a Edgar Allan Poe, maestro del racconto di genere che ha fortemente ispirato quest'opera, ma in chiave assolutamente personale e originale.

Nel complesso, una sfida con un genere particolarmente difficile vinta cum laude da Benni, che si fa voce delle paure e dei problemi che assillano la società contemporanea, e lo fa con uno stile riconoscibile a prima lettura, fluido, ritmato, facilmente leggibile, avvincente fino all'ultima pagina.
E, fra le pagine, non è poi così difficile scovare l'insegnamento che l'autore dona al suo fedele lettore: la paura si può sconfiggere, ma soltanto con un pizzico di (auto)ironia. 

"Questo articolo è apparso su Paper Street in data 02/11/2016. Per gentile concessione".
http://www.paperstreet.it/cs/leggi/cari-mostri-stefano-benni.html